Tra i buoni propositi per il 2022 c’è anche quello di dare una nuova impronta a questa newsletter. Ho scoperto che il segreto per far funzionare i buoni propositi per l’anno nuovo è cominciare a metterli in pratica già nell’anno vecchio. Quindi ecco in coda di 2021 la nuova linea di Libri Belli, che da questo numero sarà più ricca, più dinamica, più pensata. Quindi sarà anche più lenta e uscirà una volta al mese.
Le interviste ci sono ancora: stavolta tocca ad Andrea Donaera, autore dell’acclamato e bellissimo Lei che non tocca mai terra.
La colonna sonora non può che partire dalla canzone che dà il titolo al suo romanzo:
E cominciamo.
Tipi da libreria. Piccola enciclopedia degli appassionati di libri (Shaun Bythell)
Mi era molto piaciuto il primo “diario” di questo libraio scozzese, che raccontava il suo mestiere e la sua quotidianità. E’ tornato con una galleria di ritratti dei clienti che frequentano la sua libreria specializzata in testi usati. Il libro che ogni libraio pensa o sogna prima o poi di scrivere per vendicarsi dei clienti più atroci.
Sangue di Giuda (Graziano Gala)
Uno dei consigli del nostro ospite del mese Andrea Donaera finisce direttamente sul mio comodino. L’esordio di Graziano Gala pubblicato da Minimum Fax vede al centro della storia un televisore rubato, un gatto, un immaginario paesino del sud sotto campagna elettorale. Vi farò sapere.
La città dei vivi (Nicola La Gioia)
Libro già letto e molto apprezzato quando uscì, da poco è diventato anche un podcast e pure questo di grande successo. E’ di nuovo sul mio comodino per un veloce ripasso in vista del club del libro di Zucchero a Velò (Ancona) del 16 gennaio dove si tornerà a parlare di questo libro. Evento in collaborazione con Libreria Fogola, e chi sennò?
Il giusto peso (Kiese Laymon)
Altro consiglio preso alla lettera da Libri Belli. Avevo chiesto a Giorgio Santangelo della Confraternita dell’Uva di Bologna di suggerirci un libro che ci dice “dove sta la narrativa americana oggi”. La risposta è in questo romanzo del 2018 edito in Italia da Black Coffee, che ripercorre la vita dell’autore, un ragazzo nero cresciuto a Jackson, Mississipi.
Per fare un giro tra le librerie più belle d’Italia cominciamo da una libreria nata per andare in giro. OttimoMassimo (dal nome del bassotto del Barone Rampante) nasce a Roma nel 2006 come libreria per ragazzi itinerante. Con il loro furgone hanno macinato chilometri e portato favole e storie per l’infanzia anche in contesti solitamente irraggiungibili dai libri. Dal 2014 c’è anche una libreria fisica in via Manara, Trastevere, dove si organizzano incontri, workshop ed eventi legati ai libri. A novembre si è aggiunto il Temporary Store di Via Rimini, zona San Giovanni, che resterà aperto fino a marzo.
La libreria è aperta anche ai non romani grazie al sito ottimomassimo.it in cui si possono richiedere consigli personalizzati in base all’età e ai gusti dei bambini con cui si legge. Ecco un consiglio di lettura “preso in prestito” dalla pagina Facebook:
Tra i libri più consigliati dagli intervistati di Libri Belli c’è Lei che non tocca mai terra di Andrea Donaera. Dopo averlo letto mi associo umilmente a chi lo mette tra i libri italiani più belli del 2021.
E’ una storia d’amore. C’è Miriam in coma dopo un incidente. E c’è Andrea che la ama perdutamente anche se conosce Miriam solo da poche ore. Su suggerimento di una dottoressa, Andrea e le altre persone vicine a Miriam ogni giorno si siedono accanto a lei e le parlano, nella speranza che le loro parole e il loro affetto possano aiutarla a risvegliarsi. Su tutto incombe la figura di Papa Nanni, un santone esorcista che ha segnato le vite di un’intera famiglia.
Andrea Donaera, classe 89, vive a Gallipoli dove di recente ha dato vita ad una libreria/spazio culturale che si chiama Macarìa. Del 2019 il folgorante esordio con “Io sono la bestia” (NNEditore). Ha un podcast che si chiama (N)trame e si può seguire qui.
Ciao Andrea, ci racconti il percorso che ti ha portato alla pubblicazione del tuo primo libro?
«Io sono la bestia l’ho scritto nel 2017, anche se la genesi addirittura avviene 2 anni prima sotto forma di testo teatrale. Per un anno ho ricevuto almeno una dozzina di rifiuti, fino a che non ho dato il manoscritto a Caterina Serra, che è una mia amica, autrice Einaudi e collaboratrice di NN Editore. Lei lo ha messo sulla scrivania di Eugenia Dubini, publisher di NN. Nel frattempo avevo incontrato Vanni Santoni, tramite un contest del Festival L’anno che verrà di Pistoia, e anche lui si era detto interessato alla pubblicazione nella collana di Tunuè che dirigeva. Alla fine però sono andato con NN e il libro è uscito nel 2019».
Quando e come nasce invece lo spunto per la storia che racconti in Lei che non tocca mai terra?
«Io ho un podcast che si chiama (n)trame, nel quale intervisto autori esordienti e nel corso di queste chiacchierate interessantissime mi sono reso conto che stava emergendo un tema su tutti, che è il tema dell'amore. E mi sono accorto che raccontare le dinamiche sentimentali, emotive, relazionali per la nostra generazione significa riuscire a sottolineare anche le mutazioni sociali a cui siamo sottoposti. Così a un certo punto ho deciso di buttarmi anche io in questa Royal Rumble. Tra l’altro in quel periodo ero immerso nell’ennesima rilettura di Jacques Lacan, filosofo e psicanalista che mi ha cambiato la vita, il quale in un testo sostiene che l'amore vero è quello che fa rima con “ancora”, cioè quando noi relazionandoci con una persona ne vogliamo ancora. La trovo una grande verità e dunque il mio romanzo nasce per raccontare una storia d’amore da questo doppio punto di partenza».
La cosa più strana che ti hanno chiesto durante le presentazioni del tuo libro?
«A un certo punto nel libro il protagonista, che si chiama come me, dà a qualcuno il suo numero di telefono. Mi hanno chiesto se quello è il mio vero numero di telefono e se potevano inserirlo in rubrica per chiamarmi ogni tanto. A parte questo mi viene in mente una cosa che dice spesso Paolo Nori, e cioè che durante le interviste gli chiedono “Perchè scrivi?”. E dice lui che detta così, questa domanda sembra un po’ come se uno volesse chiedere “Perchè non te la smetti di scrivere?”. In effetti è capitato anche a me di sentirmi rivolgere questa strana domanda…».
La tua libreria del cuore?
«Ce ne sono tante. Sicuramente La confraternita dell’uva di Bologna per me è una seconda casa. Ma a Torino c’è la Libreria del Golem, dove pure mi sento a casa. A Lecce ci sono Ergot e Liberrima, dove mi piace passare pomeriggi interi. A Gallipoli c’erano due librerie nelle quali ho costruito il mio immaginario letterario da ragazzo e che oggi purtroppo non ci sono più».
Forse è anche per colmare questo vuoto che nasce Macarìa. Ci racconti questo progetto?
«A Gallipoli c’è comunque un Punto Giunti dove lavorano persone splendide, amici miei carissimi. Detto questo, sì, insieme ad altre persone stiamo provando a mettere in piedi questo spazio culturale, che sarà una libreria indipendente ma anche un luogo per incontri, laboratori, workshop. Macarìa in dialetto salentino vuol dire “stregoneria” e infatti il “sottotitolo” è Libri e altre magie. Il progetto nasce in seguito a un bando europeo destinato ad under 35. A gennaio, se tutto va bene con virus e ostacoli vari, partiremo con le attività»
I consueti consigli per i lettori:
Un libro che ti ha fatto ridere con gusto?
«Quando siete felici fateci caso di Kurt Vonnegut»
Il libro che avresti voluto scrivere tu?
«Lolita di Nabokov»
Il libro che ti ha fatto decidere di fare lo scrittore?
«Io non faccio lo scrittore, non mi sento scrittore, ma vabbè, diciamo i libri che mi hanno spinto a scrivere sono le poesie di John Keats e La lunga marcia di Stephen King»
Il libro italiano più bello letto nel 2021?
«Sangue di Giuda di Graziano Gala»
Grazie Andrea, viva i libri che fanno rima con ANCORA
Su The Book Advisor i libri più belli letti nel 2021 da Alessandro Oricchio: https://thebookadvisor.it/news/classifiche-speciali-news/la-classifica-dei-10-libri-piu-belli-letti-nel-2021/2/
Ancora suggerimenti di narrativa per l’infanzia dal Premio Strega ragazze e ragazzi: https://www.premiostrega.it/PSR/i-libri/
Su Il Libraio un ritratto di Paola Masino, grande “dimenticata” del Novecento italiano: https://www.illibraio.it/news/narrativa/paola-masino-1409292/
E ancora su Il Libraio, film in uscita nel 2022 tratti da libri: https://www.illibraio.it/news/narrativa/film-2022-tratti-da-libri-1414728/
Alla prossima!